"Una grande lezione di musica per film" – Parte Quarantunesima
Scritto da Massimo Privitera.
Dopo aver festeggiato il ragguardevole traguardo delle 40 lezioni-interviste di Film Music, ritorniamo con una nuova parte per soddisfare le costanti vostre preghiere, carissimi lettori, sempre più a caccia di episodi e backstage sull’Ottava Arte e i suoi maggiori esponenti e nuove leve che intervistiamo da tutte le parti del globo, per sostenere e consigliare quelli, sempre tra di voi, che sono speranzosi di diventare compositori di musica applicata alle immagini. Ecco giunti alla quarantunesima parte delle succitate Lezioni-Interviste con le sei equivalenti domande alle quali i compositori italiani e stranieri sono sollecitati a rispondere.
Amelia Warner (compositrice di "Mum’s List" - "La scelta di Kate", "Mary Shelley" - "Un amore immortale" e "Wild Mountain Thyme")
1) Che metodologia usate nell’approcciarvi alla creazione di una colonna sonora?
Non ho un metodo rigoroso su come mi avvicino a una partitura. Supponiamo che il punto focale per me sia la reazione iniziale alla sceneggiatura e credo davvero che quei primi istinti siano spesso la chiave della colonna sonora. Quindi cercare di essere aperta, annotare le idee e poi sedermi al pianoforte e vedere cosa succede è il modo in cui di solito do il via alle cose.
2) Qualora non abbiate la possibilità, per motivi di budget o semplicemente vostri creativi, di usare un organico orchestrale, come vi ponete e quali sono le tecnologie che vi vengono maggiormente in aiuto per portare a compimento un’intera colonna sonora?
Non ho una formazione classica, quindi per le grandi partiture orchestrali mi affido molto al mio orchestratore. Tuttavia per brani più elettronici o sezioni più piccole scrivo al pianoforte e uso il software Logic per fare gli arrangiamenti ed eseguire le mie idee.
3) Descriveteci l’iter che vi porta dalla sceneggiatura alla partitura finale, soprattutto passando per il rapporto diretto con il regista e il montatore che talvolta usano la famigerata temp track sul premontato del loro film, prima di ascoltare la vostra musica originale?
Penso che il compito principale sia in qualche modo racchiudere l’essenza o l’anima del film, trovare il suono, scegliere il sapore. Penso che una volta stabilite queste cose e concordate, diventi più facile affrontare i singoli segnali e vedere come si trova la musica e quali aggiustamenti devono essere fatti. Credo davvero che il film ti dica così tanto di ciò di cui ha bisogno e risponde in modo così chiaro ai segnali... Una volta che inizi a provare le cose per immaginare, diventa chiaro cosa funziona e cosa no... e non è sempre quello che pensi che sarà il risultato finale! Ma cerco di lasciarmi guidare dal film. Per "Wild Mountain Thyme" ho scritto un tema che avevo intenzione di ascoltare solo una volta, era pensato per essere un pezzo a sé stante che sarebbe apparso solo in quel momento. Tuttavia il regista l’ha adorato e abbiamo iniziato a provarlo su altri punti ed è calzato completamente... ha funzionato ed è finito per essere il tema principale del film.
4) Avete una vostra score che vi ha creato particolari difficoltà compositive?
Se sì, qual è e come avete risolto l’inghippo?
Penso che ogni colonna sonora abbia le sue sfide uniche e non sai mai veramente quali saranno. Ci sono sempre un paio di punti critici o indizi sui quali non riesci a metterti al lavoro o su cui nessuno è d’accordo. Penso che trovare soluzioni e superare quei momenti siano probabilmente le parti più difficili, ma anche le più gratificanti e soddisfacenti quando alla fine fanno clic!
5) Come siete diventati compositori di musica per film e perchè?
Ho iniziato la mia carriera di attrice quando ero adolescente. Ho adorato i film e farne parte, ma sono sempre stata attratta dalla musica e da ciò che accadeva dietro le quinte per raccontare la storia. Sono sempre stata molto musicale e scrivevo musica da quando ero molto piccola, ma mi ci è voluto un po' per mettere insieme le due cose. Ho iniziato a pubblicare la mia musica e ho iniziato scrivendo per alcuni spot pubblicitari e cortometraggi e non appena ho sperimentato scrivendo musica per immagini, sapevo che era quello che volevo fare. Amo così tanto la collaborazione e far parte del film nel suo insieme. È pura magia.
6) Che importanza ha per voi vedere pubblicata una vostra colonna sonora su CD fisico oggi che sempre di più si pensa direttamente al digital download?
Ad essere onesti, ora consumo principalmente musica online, quindi penso che sia il modo in cui vanno le cose. È il modo in cui l’industria si sta evolvendo. Finché le persone possono ascoltare e godersi la musica, sono felice.
Source : ColonneSonore.net